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Data pubblicazione:
14.11.2024
“Alfabeto - cinque lettere per salvarti la pelle”: presentati a Olbia i risultati del progetto
L’iniziativa è nata per sensibilizzare i lavoratori outdoor alla prevenzione dei tumori della pelle causati dall’esposizione al sole - OLBIA - Mercoledì 6 novembre la sala convegni del Museo archeologico di Olbia ha ospitato l’evento di presentazione dei risultati del progetto “Alfabeto - cinque lettere per salvarti la pelle” rivolto ai lavoratori del comparto outdoor della regione e realizzato da Confcommercio Sardegna in collaborazione con la Direzione regionale dell’Inail e la partecipazione della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt). Hanno aperto i lavori i saluti istituzionali del vicesindaco di Olbia, Sabrina Serra, del direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro, del vicepresidente di Confcommercio Nord Sardegna, Edoardo Oggiano, del rappresentante del coordinamento regionale Lilt, Marco Bisail, e del direttore regionale Inail Sardegna, Alfredo Nicifero.
Nicifero: “Fondamentale aumentare la consapevolezza sul tema della prevenzione”. “Questa iniziativa è nata per sensibilizzare i lavoratori ad individuare precocemente i segnali d’allarme sulla propria pelle, conseguenti all’esposizione al sole”, ha spiegato Alfredo Nicifero. “In Italia, infatti, negli ultimi anni le diagnosi di melanoma sono in aumento e i lavoratori stagionali sono tra i soggetti più a rischio. La forte partecipazione all’iniziativa delle imprese del settore in tutto il territorio regionale – ha sottolineato – conferma l`importanza di promuovere attività concrete e collaborative come quella appena conclusa, fondamentali per aumentare la consapevolezza sul tema della prevenzione dei rischi per la salute nei luoghi di lavoro, con l’intento di contrastare l’insorgenza delle malattie professionali, fenomeno in preoccupante espansione e particolarmente attenzionato dall’Inail.”.
Pintus: “Coinvolte 45 imprese e 128 lavoratori”. “Il progetto – ha dichiarato Sara Pintus, direttore Confcommercio Oristano – prevedeva visite dermatologiche gratuite per i lavoratori delle imprese outdoor ed è stato realizzato in cinque tappe, tra Cagliari, Tortolì, Cala Gonone, Sassari e Oristano, grazie al contributo dei medici della Lilt, Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. Hanno aderito 45 imprese del comparto commercio, turismo e servizi – ha precisato – per un numero complessivo di 128 lavoratori, tra cui bagnini, operatori di distributori di carburante, camerieri dei chioschi, istruttori di sport all’aria aperta e commercianti ambulanti e il campione ha interessato per il 50% uomini e per il 50% donne, di tutte le fasce d’età”.
Solinas: “Il melanoma cutaneo tra le neoplasie in crescita costante”. L’intervento tecnico della giornata è stato affidato a Gavina Solinas, sovrintendente medico Inail Sardegna. “Il melanoma cutaneo, rispetto alle altre neoplasie – ha spiegato Solinas – ha il vantaggio che la sua localizzazione può favorire una identificazione precoce senza approcci invasivi. L’autoesame della pelle è il primo livello di screening per lesioni precancerose e melanoma e si basa sull’osservazione mensile delle lesioni melanocitarie, seguendo il semplice criterio “A-B-C-D-E”. In particolare – prosegue Solinas - è essenziale prestare attenzione a nei asimmetrici, con bordi irregolari, alle variazioni di colore e al diametro che evolve rapidamente. Qualsiasi modifica in queste caratteristiche è un campanello d’allarme che richiede la valutazione di un medico dermatologo. Il melanoma cutaneo, infatti, è oggi una delle neoplasie in crescita costante, a livello globale, e numerosi studi suggeriscono che i casi siano addirittura raddoppiati negli ultimi dieci anni”.
Fondamentali le misure di fotoprotezione per chi lavora all’aria aperta. "Solo nel 2023, in Italia – ha spiegato ancora Solinas – sono state registrate circa 12.700 nuove diagnosi. Tra i principali fattori di rischio, l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha classificato come cancerogene, con evidenze sufficienti per il melanoma maligno nell’uomo, le radiazioni solari. Le denunce all’Inail di melanoma secondario da esposizione lavorativa alle radiazioni solari UV – ha aggiunto – indicano che i settori più colpiti sono l`agricoltura e l`edilizia, seguiti dai bagnini, esposti a elevate dosi di sole durante l’estate, e dagli operai addetti al carico e scarico merci. Pertanto, per prevenire questo rischio specifico – ha concluso – è fondamentale adottare misure di fotoprotezione per chi lavora all’aria aperta.” Nel corso della giornata si è svolta anche una sessione di visite gratuite per i datori di lavoro e i lavoratori delle imprese che hanno partecipato al progetto, grazie al supporto della Asl Gallura.
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