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Data pubblicazione:
04.02.2025
Allergie da pollini: un manuale Inail per la prevenzione negli ambienti di lavoro
Un nuovo strumento informativo e formativo offre spunti per la gestione delle malattie allergiche a tutela della salute e della produttività dei lavoratori - ROMA - Le allergie da pollini rappresentano una sfida crescente per la salute pubblica, dal momento che colpiscono una parte significativa della popolazione mondiale. Un nuovo manuale, curato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), affronta questa tematica, con un focus particolare sulle esposizioni professionali, e propone soluzioni per la gestione del rischio in ambito lavorativo, grazie a metodologie innovative e a un approccio multidisciplinare.
Un problema sempre più diffuso. Le allergie, anche a causa del cambiamento climatico, dell’inquinamento atmosferico e dell’urbanizzazione, sono diventate patologie di rilevanza globale, con il 30-40% della popolazione mondiale che ne soffre. Tra i principali agenti allergizzanti, i pollini hanno un ruolo preminente. Questi granuli biologici, essenziali per la riproduzione delle piante, sono responsabili di una serie di manifestazioni allergiche come asma, rinite e congiuntivite. L’ambiente di lavoro, pur non essendo sempre il luogo principale di esposizione, contribuisce significativamente al carico globale di malattie allergiche, con circa il 15-17% dei casi attribuibili ad ambienti lavorativi. L’impatto sulla produttività può essere notevole, con riduzioni fino al 40% per chi soffre di asma o rinocongiuntivite.
Prevenzione e sorveglianza sanitaria. L’esposizione ai pollini può essere particolarmente problematica per i lavoratori esposti in settori come l’agricoltura, la produzione alimentare e l’edilizia. In queste professioni, la gestione del rischio allergico diventa fondamentale. Il manuale curato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) affronta proprio questa tematica, fornendo indicazioni su come monitorare l’esposizione ai pollini e gestire le reazioni allergiche in ambito lavorativo. Tra le soluzioni proposte, si annoverano l’utilizzo di metodologie innovative come il monitoraggio ambientale dei pollini e test clinici avanzati, per una valutazione più precisa delle risposte individuali e dell’esposizione.
La multidisciplinarietà come strumento di prevenzione. Il manuale, che integra competenze di esperti in aerobiologia, allergologia, climatologia, salute pubblica e occupazionale, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione delle allergie da pollini. L’interazione tra diversi fattori ambientali, come inquinamento, cambiamenti climatici e variabili meteorologiche, rende complesso lo studio delle esposizioni e dei loro effetti sulla salute. La consapevolezza di questi fattori, unita all’impiego di metodologie specifiche, consente la prevenzione delle allergie, adottando un approccio di medicina di precisione che risponde alle caratteristiche individuali di ciascun lavoratore. La promozione di spazi verdi urbani e la gestione sostenibile della vegetazione sono inoltre misure di mitigazione per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e proteggere la salute dei lavoratori e della comunità.
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