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Data pubblicazione:
31.01.2025
Rischio chimico sui luoghi di lavoro, online un manuale di primo soccorso in caso di infortunio
Realizzato a cura del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail, è consultabile in rete un prontuario per le azioni di primo intervento da compiere in caso di contatto accidentale con agenti chimici - La rapidità e l’adeguatezza dell’assistenza in caso di eventi accidentali che coinvolgono agenti chimici in ambiente di lavoro sono fondamentali per proteggere la salute delle persone coinvolte. Ogni sostanza chimica può necessitare di trattamenti specifici e la normativa europea prevede che le schede dati di sicurezza (SDS) includano le misure di primo soccorso. Queste informazioni devono essere facilmente accessibili sul luogo di lavoro. Un manuale di pronta consultazione per le figure della prevenzione vuole rendere più efficaci gli interventi di primo soccorso con azioni mirate sui lavoratori infortunati in relazione agli agenti chimici e alle vie di esposizione specifiche.
L’importanza della prevenzione. Gli agenti chimici, sebbene utili in molti contesti industriali, possono rappresentare un rischio per la salute e/o per la sicurezza dei lavoratori. Gli infortuni causati dall’esposizione a sostanze chimiche possono manifestarsi con effetti sia acuti che cronici, in base alla dose, alla durata dell’esposizione e alla via di contatto. Gli effetti acuti, che si verificano in tempi ridotti, possono arrivare ad essere letali in caso di esposizioni a dosi elevate o a sostanze particolarmente pericolose, mentre gli effetti cronici, che emergono dopo un’esposizione prolungata e ripetuta nel tempo, possono includere gravi malattie che possono incidere sulla funzionalità di organi specifici, l’insorgenza di neoplasie o quadri clinici caratteristici. La prevenzione degli infortuni da agenti chimici richiede una gestione rigorosa della sicurezza sul posto di lavoro.
Statistiche sugli infortuni mortali e gravi in Italia. I dati di sorveglianza epidemiologica sugli infortuni sul lavoro, forniti dal sistema Infor.Mo dell’Inail, riportati nel manuale recentemente pubblicato online, evidenziano che tra il 2002 e il 2020 si sono verificati 49 infortuni mortali o gravi a causa di agenti chimici. Oltre l’80% di questi incidenti è legato a fuoriuscite di gas, fumi, aerosol e liquidi, e in molti casi ha coinvolto più di un lavoratore. La maggior parte degli incidenti si verifica in ambito metallurgico, a causa di esplosioni, incendi e intossicazioni acute. All’origine di questi infortuni risiedono spesso l’uso inadeguato dei dispositivi di protezione individuale (dpi) e la mancanza di formazione specifica.
Le misure di prevenzione. Per proteggere i lavoratori dagli agenti chimici si può disporre, ove possibile, la sostituzione di sostanze pericolose con alternative più sicure, nonché la progettazione di processi di lavoro sicuri e l’uso di attrezzature appropriate. Fondamentale è anche l’adozione di sistemi di protezione collettiva per la captazione dei vapori nocivi e l’uso di DPI specifici in caso di rischio residuo. La formazione periodica, l’informazione adeguata e la vigilanza sulla corretta applicazione delle misure di sicurezza sono aspetti cruciali per prevenire gli incidenti. In caso di emergenza, è essenziale che il primo soccorso venga gestito in modo tempestivo e appropriato.
Le schede di sicurezza nella gestione del primo soccorso. In caso di esposizione accidentale a sostanze chimiche, i lavoratori devono poter accedere alle SDS, che forniscono indicazioni specifiche su come intervenire rapidamente. Queste schede, oltre a descrivere i sintomi e gli effetti delle sostanze, offrono linee guida per il trattamento e l’intervento medico, facilitando l’operato dei soccorritori.
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